Sartoria Caliari
Sartoria Caliari
un progetto di didattica museale
sulla storia del costume
è un progetto di didattica museale sulla
storia del costume a cura di Michele Vello
Il Cacciatore
Guardaroba
O perché guardi tu, intruso, la mia pancia con l’occhio storto?
Non sai che la moda impone al giubbone questo artificio? Panseron lo chiamiamo in laguna, donde giungon tutte le novità. Anche queste braghesse, che chiamano alla veneziana,
corte, aderenti e ricamate, qui non si son mai viste. Son cacciatore ma mi piace vestir bene, col mio cappello a tozzo piumato giro per le campagne come un gallo!
a) Tozzo, b) giubbone, c) gorgiera, d) finimenti per la spada,
e) braghesse alla veneziana,
f) finimenti per la caccia, g) spada, h) lancia, calzature.
Il Cacciatore indossa un giubbone in tessuto a righe, indubbiamente una curiosità, vista la pessima nomea che avevano questi tessuti, associati ai reprobi, i buffoni, gli eretici e le prostitute. Però, la parte più curiosa dell’indumento, è il vistoso rigonfiamento artificiale, chiamato a Venezia el panseron, una moda che arriva dalla Francia e conferisce al nostro Cacciatore una particolare silhouette. Al posto delle consuete braghesse alla sivigliana, indossa quelle alla veneziana, più sobrie e dal caratteristico cavallo basso. Numerosi sono i finimenti, anche preziosamente lavorati e decorati, per gli strumenti da caccia e la spada. Anche il Cacciatore non rinuncia alle mode, ed in testa porta un capello detto tozzo, decorato con una piuma.